Il Santuario di Delfi, che spettacolo unico nel suo genere! Solo a pensarci tornano in mente tantissime storie e il tutto si tinge di mitico! È uno dei luoghi più famosi e simbolo della Grecia antica e sin dall’antichità si narra di eventi soprannaturali avvenuti a Delfi, e di certo ricorderai le celeberrime sentenze del suo oracolo!
Un luogo ricco di storia e magia, da non perdere durante la tua vacanza in Grecia! Vediamo ora di conoscere meglio questo splendido santuario e di carpirne i segreti! Tuffati subito nella lettura per ripercorrere in breve la storia del Santuario e per tuffarti nella sacralità di questo luogo speciale.
Santuario di Delfi: un po’ di storia
Il Santuario si trova, appunto, in quella che era la città di Delfi. Oggi è un meraviglioso sito archeologico che si estende su delle terrazze ai piedi del Monte Parnaso, protetto due rocce gigantesche chiamate Fedriadi. Non ci sono altri siti del genere al mondo, dotati della stessa bellezza e della stessa aura sacrale!
Per secoli Il Santuario di Delfi è stato uno dei più importanti centri religiosi dell’antica Grecia. Secondo la tradizione era proprio Delfi il centro geografico del mondo. Il mito narra che Zeus avrebbe spedito due aquile dalla fine dell’universo per segnare il centro del mondo… Delfi, appunto!
Risalgono all’epoca Micenea le prime tracce di costruzioni nella zona del Santuario.
- Si parla addirittura del 14° – 11° sec. a.C.;
- Inizialmente sembra fosse Gea la dea principalmente adorata nel Santuario;
- Tra l’11° – 9° sec a.C., il culto di Gea fu sostituito da quello di Apollo;
- Il culto di Apollo prese il sopravvento quando secondo la leggenda vi si stabilì lui stesso dopo aver ucciso Pitone, il serpente guardiano all’oracolo di Gea.
Il santuario di Delfi vero e proprio prese forma durante l’8° e il 7° sec. a.C. in cui furono costruiti dei templi in pietra dedicati ad Apollo e ad Atena. Da qui inizia la fase di costruzione più ricca.
Nel 6° sec. a.C, Delfi divenne membro dell’Anfizionia ovvero una unione tra città-stato che condividevano prospettive ed obiettivi politici e con gli anni, l’Anfizionia Delfica, prese la responsabilità di amministrare il santuario di Apollo, tanto che nel 582 a.C. furono organizzati dei giochi Pitici, in onore di Apollo, per ben 4 anni.
I giochi furono organizzati per commemorare proprio la vittoria di Apollo contro Pitone. Tra il 6° all’8° sec. a.C il Santuario di Delfi, fu arricchito con nuovi edifici e votivi dedicati ad Apollo.
Gli adoratori del dio Apollo e i theopropoi, ovvero i messaggeri pubblici mandati appositamente per interrogare l’oracolo, si riunivano a Delfi per ottenere risposte prima di prendere una decisione importante. Solo Apollo e l’oracolo avrebbero potuto consigliarli.
Dopo aver completato un rituale di purificazione alla sorgente di Castalia, essi pagavano offerte o tributi e portavano in sacrificio un animale sull’altare di Apollo. A pronunciare gli oracoli del dio Apollo erano le Pizie, le sacerdotesse dell’oracolo.
Per interpretarli bisognava ricorrere ai sacerdoti di Apollo e bisognava seguire una vera e propria procedura formale per ottenere la sentenza. La forma completa del rito si è eseguita dal 6° sec. a.C fino al 2° sec. a.C.
Vediamo ora di scoprire cosa non possiamo perderci in questo bellissimo Santuario simbolo della Grecia antica e della mitologia! Continua a leggere!
Cosa vedere
L’ingresso originario al Santuario di Delfi era nell’angolo sud-est della cinta muraria, poi bisognava percorrere la Via Sacra per arrivare al Tempio di Apollo. Oggi ci sono le rovine e gli ingressi sono mutati, ma è facile notare ben tre fasi di costruzione diverse per la fondazione del Santuario.
La fase di costruzione più recente risale al 373/ il 330 a. C. Alla metà, nel 548 a.C., il tempio subì la distruzione a causa di un incendio e fu ricostruito nel 505 grazie ai finanziamenti arrivati dai greci.
I greci furono tra i principali finanziatori, ma persino il Faraone Amasi contribuì per la sua ricostruzione. Questo dovrebbe dare l’idea di quanto il Santuario fosse importante per tutto il mondo antico.
Nel 373 a.C., il tempio venne distrutto di nuovo a causa di un terremoto, ma fu ricostruito attorno al 325/330 a.C. (data della costruzione più recente).
Ai lati della Via Sacra si trovano gruppi scultorei, piccoli templi e sculture offerte dalle città greche. I piccoli templi custodivano le offerte. Uno dei più celebri è proprio il Tesoro degli Ateniesi.
Nel Santuario si trova anche un teatro dove si tenevano le competizioni di lirica e tragedia, e uno Stadio dove si tenevano anche eventi musicali ed atletici. A sud-est del santuario dedicato ad Apollo c’è il tempio di Atena Pronaia, conosciuto anche con il nome di Terrazza dei Marmi.
Per non perdere le bellezze del Santuario di Delfi, non puoi non passare qualche ora nel Museo Archeologico di Delfi che ospita numerosi resti e persino un gran ritrovamento di offerte che servivano per arricchire il Santuario stesso.
Nel museo potrai ammirare:
- Meravigliose statuette;
- Vasi di bronzo;
- Sculture;
- Oggetti fabbricati in materiali preziosi.
In sintesi un luogo ricco di storia e di cultura che non puoi perdere se vuoi conoscere e gustare a fondo la vera bellezza della Grecia antica!
Lasciati trasportare tra le bellezze del Santuario di Delfi, osserva tutti i particolari e goditi l’atmosfera sacra che ancora oggi vi si respira. Nonostante restino solo delle rovine, affermiamo che la potenza espressiva originale del luogo rimane viva e vivida e che tornerai a casa con una bella esperienza.
Ora che conosci bene che cosa visitare nel Santuario di Delfi e cosa non devi assolutamente perderti, non ti resta che pensare a prenotare il tuo viaggio in Grecia lasciando almeno una mezza giornata libera per goderti le meraviglie del Santuario.
Un luogo imperdibile e suggestivo, ricco di storia e mito, un posto da visitare almeno una volta nella vita per poter dire di aver respirato l’aria mitica della Grecia dei nostri libri di scuola!
Speriamo di averti fatto sognare e di averti motivato ancora di più a partire per visitare questa unica e meravigliosa fetta di mondo! Non ci resta che augurarti buon viaggio. A presto e continua a seguirci!