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La grande migrazione degli Gnu in Tanzania: uno spettacolo naturale da non perdere

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Nel nostro pianeta, esistono ancora dei luoghi incontaminati dove il tempo sembra essersi fermato e la natura offre uno spettacolo mozzafiato. La Tanzania rientra, senza alcun dubbio, tra quelle nazioni che val la pena visitare per i tanti “spettacoli” naturali che è in grado di offrire.

Tra gli eventi naturali maggiormente attrattivi figura la grande migrazione degli Gnu nel Serengeti, che cattura l’attenzione di un vasto numero di persone provenienti da ogni angolo del pianeta. Insieme a centinaia di migliaia di zebre e antilopi, ogni anno circa due milioni di gnu si spostano perpetuamente attraverso le pianure del Serengeti, in Tanzania, e del Masai Mara, in Kenya, alla ricerca di acqua e pascoli freschi.

Dal Serengeti meridionale al Masai Mara e ritorno: come evolve la grande migrazione degli gnu

La grande migrazione degli gnu è un ciclo continuo che va di pari passo con le stagioni delle piogge e la disponibilità di cibo. Questo emozionante e spettacolare viaggio prende avvio, solitamente, nei mesi di gennaio e febbraio, periodo nel quale gli gnu si radunano nelle pianure meridionali del Serengeti per partorire. In questi mesi si stima la nascita di circa 400000 vitelli nell’arco di poche settimane.

Ed è proprio in questo momento che, approfittando della grande concentrazione di prede, entrano in azione leoni, leopardi e iene, che mettono a repentaglio la sopravvivenza di tanti cuccioli di gnu. Per questo motivo, una volta terminata la “stagione” dei parti, gli gnu iniziano a migrare in direzione nord-ovest seguendo la pioggia e la crescita dell’erba, attraversando le pianure del Serengeti. Questa fase avviene durante i mesi di marzo e aprile, mentre da maggio a luglio gli Gnu si trasferiscono lungo le sponde del Grumeti River.

Quest’importante barriera naturale rappresenta un’altra importante sfida per gli gnu, visto che ad attenderli ci sono altri predatori particolarmente feroci come i coccodrilli, decisamente cinici, furbi e spietati quando si tratta di cacciare una preda. La difficile sopravvivenza degli gnu, poi, prosegue in territorio keniota durante il mese di agosto, quando raggiungono il Masai Mara.

Si tratta, senza alcun dubbio, del momento più complesso della loro migrazione: le foto degli gnu che si tuffano nel Mara River con i coccodrilli pronti ad attenderli, sono tra le più iconiche e cruenti dei documentari trasmessi in tutto il mondo. Durante l’ultima parte dell’anno, invece, gli gnu compiono il percorso inverso per raggiungere nuovamente il Serengeti meridionale in vista della stagione del parto.

Quali sono i mesi migliori per assistere alla migrazione degli gnu?

Questo straordinario evento naturale calamita, inevitabilmente, l’interesse di un elevato numero di persone, che raggiungono la Tanzania desiderose d’assistere a questo straordinario evento. Ma quali sono i periodi migliori per osservare la grande migrazione degli gnu? Le variabili, per quanto ovvio, sono due: il periodo dell’anno e il luogo del territorio tanzaniano dove ci si trova.

Gennaio e Febbraio sono funzionali per chi vuole assistere alla stagione del parto nel Serengeti meridionale, assistendo ad uno spettacolo della natura con pochi eguali al mondo, reso ancor più vibrante della presenza dei più grandi predatori del continente africano e dalla presenza di un paesaggio verde e rigoglioso.

Un altro momento di grande impatto visivo è rappresentato dall’attraversamento del Grumeti River, che avviene durante i mesi di maggio e giugno. Da quest’angolo si può godere di un’ottima visuale per assistere alla migrazione degli gnu e gli ostacoli posti in essere dai coccodrilli, sullo sfondo di un paesaggio mozzafiato ed emozionante.

Non c’è alcun dubbio, tuttavia, che il momento clou della migrazione è rappresentato – nei mesi di luglio e agosto – dal grande attraversamento del Mara River, dove si concentra la maggior parte dei turisti desiderosi di assistere a questo grande evento naturale. Se da un lato potreste assistere al periodo più emozionante della migrazione degli Gnu, dall’altro potreste ritrovarvi in compagnia di un elevato numero di persone.

Come organizzare un safari in Tanzania: alcuni utili consigli

Se si vuole evitare la folla dei mesi estivi, riuscendo ugualmente a godere di un ottimo punto di osservazione, settembre e ottobre possono essere decisamente interessanti: gli gnu sono ancora presenti nel Masai Mara. Gli ultimi mesi dell’anno, invece, sono quelli più “tranquilli”, dove si può assistere al rientro degli gnu verso il Serengeti meridionale.

E’ possibile assistere alla grande migrazione degli Gnu in ogni momento dell’anno. Per organizzare un safari in Tanzania, tuttavia, è necessario seguire alcuni consigli, al fine che l’esperienza risulti realmente soddisfacente sotto qualsivoglia punto di vista. E’ necessario, innanzitutto, prenotare il safari con largo anticipo, soprattutto se si desidere giungere sul territorio tanzaniano nei periodi maggiormente fervidi dal punto di vista turistico.

Anche la logistica, per quanto ovvio, assurge un ruolo di fondamentale importanza quando si organizza un safari in questo splendido lembo di terra africano. Bisogna valutare attentamente l’opzione di campi mobili tendati o di lodge permanenti lungo il percorso migratorio degli gnu. Ma quel che più conta è l’equipaggiamento fotografico, pronti ad immortalare le immagini degli animali: dotarsi di un ottimo teleobiettivo, quindi, è essenziale per la buona riuscita del safari.

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REDAZIONE UNESCODESS
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