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I 3 piatti più curiosi e antichi della cucina italiana

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La cucina italiana vanta prelibatezze di ogni tipo, dagli antipasti fino ai dolci. Ci sono alcuni piatti però, con storie e leggende molto particolari, che rimangono impressi non solo per il loro sapore, ma anche per il modo in cui sono arrivati fino ai giorni d’oggi. Di seguito, verranno svelati quindi i 3 piatti più affascinanti e curiosi d’Italia.

1.    Arrosticini: piatto povero della cultura contadina abruzzese

Gli arrosticini sono degli spiedini di carne ovina (pecora o montone castrato) realizzati impilando cubetti di carne di piccole dimensioni o dalla forma irregolare, come nel caso delle versioni più caserecce. Questa pietanza ha radici molto lontane, basti pensare che è comparsa per la prima volta nel territorio abruzzese nel 1900, quando i contadini poveri di quel tempo avevano la necessità di recuperare qualsiasi frattaglia e scarto della pecora al fine di ottenere un piatto in più con cui cibarsi. La ricetta originaria quindi prevede l’alternarsi di parti magre ad altre molto grasse, proprio perché ottenute da ciò che rimaneva del corpo della pecora. La tradizione vuole che si utilizzi un’apposita fornacella cuoci arrosticini per cucinarli, ovvero una brace dalla forma allungata, creata appositamente per accogliere più spiedini contemporaneamente. Ad oggi, sul mercato, è possibile reperire arrosticini realizzati con carni alternative, come ad esempio quella di pollo, anche se nel mondo sono conosciuti e amati principalmente nella versione originale, dal sapore pieno e dalla consistenza corposa tipica della carne ovina.

2.    Pizza Margherita: vanto partenopeo

Se prima si è parlato di un piatto nato in un contesto povero, è arrivato il momento di citare una pietanza italiana creata appositamente per l’alta borghesia, ovvero la pizza margherita. Quest’ultima consiste in un impasto di farina, acqua, lievito e sale, cotto in forno a legna e farcito con passata di pomodoro, mozzarella e basilico. La pizza margherita nacque nel 1889 per mano di Raffaele Esposito, un famoso pizzaiolo che durante la visita a Napoli del re d’Italia Umberto I di Savoia, fu ingaggiato per cucinare qualcosa di originale e goloso in onore della regina Margherita. Proprio per questo, la pizza prese il nome di “Margherita”.

3.    Bagna càuda: zuppa calda tipica del basso Piemonte

La ricetta originale della bagna càuda risale al 1875 e si basa su ingredienti dal sapore avvolgente e vivace come le acciughe, l’olio di oliva (o lo strutto nelle versioni povere) e l’aglio. La presenza di questi ingredienti faceva sì che il piatto venisse evitato dalle classi sociali più alte, in quanto l’alito poteva essere notevolmente compromesso. Pertanto la bagna càuda era un piatto tipici dei ceti più poveri, tanto da essere usata nel periodo della vendemmia come ricompensa dei vendemmiatori per il lavoro svolto. La tradizione vuole che questa zuppa calda venga condivisa dai commensali intorno ad un tegame di terracotta, di nome dian, mantenuto a temperatura grazie ad uno scaldino pieno di brace ardente, la s-cionfetta. La bagna càuda può essere utilizzata come intingolo per le verdure crude o cotte, oppure per condire la pastasciutta o la polenta.

 

 

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