Oggi il mondo è sempre più interconnesso. Spostarsi verso alcuni Paesi è diventato ancora più semplice e scegliere uno Stato estero in cui studiare è diventata una tendenza in costante crescita.
Sono tanti gli studenti che scelgono di prendere il diploma di maturità all’estero oggi e il principale vantaggio di cui beneficiano è quello di imparare una lingua estera meglio di quanto la imparerebbero tra i banchi di scuola rimanendo a studiare in Italia.
Oggi è possibile decidere di studiare all’estero sia durante il liceo che durante gli anni universitari. In quest’ultimo caso, infatti, le università mettono a disposizione il programma Erasmus che permette agli studenti più meritevoli di trascorrere dai tre ai 12 mesi all’estero per studiare presso un’università estera e sostenere gli esami che verranno poi convalidati una volta tornati in Italia.
Per quanto possa essere un’esperienza unica e indimenticabile, nonché altamente formativa, è consigliabile studiare all’estero durante l’università? Molti studenti, presi dall’entusiasmo dell’esperienza all’estero, non si soffermano a sufficienza su quali sono i contro di tale scelta.
Vediamo, quindi, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di andare a studiare all’estero.
I vantaggi di studiare all’estero
Il primo vantaggio di studiare all’estero è naturalmente quello di scoprire posti nuovi che potrai chiamare “casa” anche in futuro. Nuovi sapori, nuovi luoghi, nuove culture possono arricchire una persona molto più di un esame universitario.
Inoltre, l’Erasmus è anche una prova di indipendenza in cui lo studente si ritrova da solo a gestire un appartamento, le proprie finanze e quant’altro.
Altro vantaggio da non trascurare è la possibilità di stringere forti amicizie in giro per il mondo con persone del luogo e altri studenti in Erasmus provenienti da altri Paesi.
Il principale vantaggio di studiare all’estero, come abbiamo anticipato, è quello di imparare una lingua nuova e in poco tempo. Infatti, è risaputo che il modo migliore per imparare una lingua è quella di andare nel posto in cui si parla solamente questa lingua.
Inoltre, l’Erasmus incoraggia indirettamente gli studenti a rischiare di più e ad uscire dalla comfort zone.
Uno dei più grandi vantaggi di vivere un’esperienza all’estero è quella di poterla inserire nel curriculum vitae, e questo può fare la differenza in fase di selezione per un lavoro. Infatti, dire di aver trascorso un periodo a studiare all’estero dice ai datori di lavoro che sei una persona che viaggia, aperta a culture diverse e punti di vista diversi. Suggerisce anche che hai la capacità di essere indipendente e che possiedi elevate competenze linguistiche.
Gli svantaggi di studiare all’estero
Uno dei principali svantaggi dell’Erasmus è che solo in apparenza è un programma aperto a tutti, anche a chi ha poche disponibilità economiche. Infatti, in base al reddito l’università riconosce anche una borsa di studio, che spesso si rivela insufficiente a mantenersi durante tutto il periodo dell’Erasmus. È quindi necessario dover chiedere qualche soldo in più ai genitori, risparmiare e persino cercare qualche lavoretto per arrotondare.
La nostalgia di casa poi è un altro scoglio importante che non tutti riescono a superare, soprattutto quando il programma dura più di sei mesi. Studiare lontano da casa può essere abbastanza difficile anche se ti sei appena trasferito dall’altra parte del paese o in un altro stato. Quindi considera quanto potrebbe essere più difficile studiare in un posto a chilometri di distanza da casa e in un paese molto diverso da quello a cui sei abituato. Essere dall’altra parte del mondo renderà anche più difficile tornare a casa per le vacanze o per il fine settimana.
Mentre studiare all’estero è un’ottima opportunità per imparare una nuova lingua, inizialmente può causare dei problemi a causa delle barriere linguistiche. È anche possibile imbattersi in barriere culturali legate alla religione, ai ruoli di genere o alle differenze di comunicazione.