Palermo è una città d’arte, accogliente, ricca di cultura e di tradizioni, propone un mix la rende unica al mondo. Scegliere il capoluogo siciliano per un soggiorno significa avere tanto da vedere per cui occorrono diversi giorni per apprezzarne la bellezza. Vediamo cosa fare e vedere a Palermo in 3 giorni con utili consigli anche sul dove alloggiare.
Cosa vedere a Palermo – Primo giorno
Non appena arrivati a Palermo, il consiglio è di iniziare ad ambientarsi in una cultura particolare che sa essere intrigante e suggestiva. Il mercato di Ballarò, il più antico della città, è certamente qualcosa di incredibile per atmosfera e quantità infinita di colori, profumi e sapori. Un vero e proprio spaccato della vita palermitana con i suoi eccessi, le sue tipicità e con le sue bontà dello Street Food tra cui panelle, arancine e tanto altro ancora. Si possono conoscere prodotti particolari che hanno mantenuto nel tempo le loro peculiarità. Dopo un paio di ore trascorse in questa meravigliosa zona cittadina ci si può spostare verso la parte più artistica.
Attraverso una passeggiata di qualche minuto tra le vie del centro storico, si può raggiungere il meraviglioso Palazzo dei Normanni che ha tanto da offrire ai propri visitatori. Tra le sue bellezze c’è la Cappella Palatina che può essere visitata dal lunedì al sabato con orario continuato dalle 8:15 del mattino alle 17:40 del pomeriggio e nei festivi dalle 8:15 alle 13:00. È necessario però pagare un biglietto pari a 14,5 euro che diventano 12,50 euro per il ridotto. Questo palazzo ha scandito i momenti più importanti della storia palermitana e siciliana perché è stato residenza della famiglia reale ma anche dei viceré. In parte, oggi, viene utilizzato come sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Dopo una piccola pausa pranzo scegliendo uno dei tanti locali presenti in questa parte della città, ci si può dirigere verso la Cattedrale di Palermo. Altrettanto famosa e apprezzata dai visitatori e non a caso dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Infatti, fa parte del cosiddetto itinerario Arabo Normanno di Palermo. Anch’essa può essere visitata al suo interno con ingresso gratuito dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 17:30 mentre la domenica dalle 9:00 alle 13:00. La sua è una struttura imponente, caratterizzata da uno stile tipicamente siciliano con le sue quattro torri e tante opportunità per i visitatori come le tombe imperiali e reali nonché la Stanza del Tesoro. Tra l’altro, al costo di soli 5 euro, è possibile anche salire sui tetti della Cattedrale per ammirare una vista panoramica davvero unica nel proprio genere. La prima giornata può essere conclusa percorrendo via Vittorio Emanuele e raggiungendo altre zone particolarmente famose come Piazza Pretoria, Piazza Bellini e Quattro Canti.
A Piazza Pretoria c’è l’omonima Fontana mentre a Piazza Bellini ci sono delle chiese che certamente meritano di essere viste come quella di San Cataldo e di Santa Maria dell’Ammiraglio. Nelle vicinanze di queste piazze, ci sono altre location che possono essere visitate facendo un piccolo ed ulteriore sforzo, come la chiesa della Martorana per la cui visita è necessario pagare un piccolo contributo di soli 2 euro. La chiesa al suo interno è decorata in maniera incredibile con numerosi mosaici risalenti all’epoca bizantina con colori intensi tendente al dorato esaltati ulteriormente da decori con tonalità molto vive come il blu cobalto. La chiesa è famosa anche per il nome che porta in quanto fa riferimento ad un tipico dolce siciliano come la frutta Martorana che, come tanti altri, è nato all’interno di un convento.
Praticamente attaccata a questa struttura c’è un’altra bellezza da non perdere ossia la chiesa di San Cataldo. È stata realizzata nel corso del XII secolo con uno stile caratterizzato da elementi bizantini, arabi e normanni. La parte interna è suddivisa in tre navate con quella centrale esaltata da un portone ampio e suggestivo. Il pavimento è frutto di un lavoro di grande precisione con colori di vario genere che ricordano l’arte bizantina. Ci sono, inoltre, tanti elementi di epoca araba come l’esterno dell’abside oppure la cupola in colore rosa ormai sbiadito. Al termine di tutte queste visite che hanno permesso di apprezzare l’enorme bagaglio culturale e artistico disponibile nella città siciliana, è ormai tempo di riposarsi presso il proprio alloggio.
Cosa vedere a Palermo – Secondo giorno
Il secondo giorno di visita a Palermo può iniziare nei pressi della Chiesa del Gesù conosciuta anche come Casa Professa. Per entrare nella parte interna della struttura bisogna pagare un biglietto dell’importo di 2 euro. La chiesa si trova nella Piazza Casa Professa ed è stata dichiarata monumento nazionale nel lontano 1892 per i suoi tratti tipicamente barocchi che ne fanno il più importante edificio in questo stile di tutta la città. L’esterno si presenta con finiture abbastanza semplici e lineari, mentre all’interno c’è una vera e propria esplosione di arte con tantissime decorazioni realizzate con marmi di tonalità bianche che si alternano a quelli più scuri. Ci sono anche affreschi, tante decorazioni e non solo. Da sottolineare che le opere d’arti sono frutto dell’incredibile lavoro e del genio di importanti scultori e pittori del periodo seicentesco come Marabitti, Vitagliano, Pietro Novelli e Camilliani.
A questo punto ci si può rilassare tra i vari vicoletti della città oppure fermarsi nei negozietti caratteristici per acquistare prodotti del territorio e souvenir di vario genere. Dopo un veloce e gustoso pasto, magari anche con l’utilizzo di Street Food, si può ripartire stavolta alla scoperta dei due più importanti teatri di Palermo. Il primo è il Teatro Massimo, conosciuto praticamente in tutto il mondo, da visitare magari con un apposito tour guidato per apprezzarne le principali caratteristiche e le tante storie che si sono consumate al suo interno. Tra l’altro, il Teatro Massimo è per estensione superficiale il terzo di tutta Europa dopo l’Opera di Parigi e la Staatsoper di Vienna.
Il secondo teatro da vedere è il Politeama la cui visita richiede a sua volta un biglietto del valore di 5 euro. È posizionato in una zona particolarmente suggestiva della città di Palermo e rappresenta un punto di riferimento nonostante sia stato inaugurato soltanto nel 1974. Oggi, infatti, è sede dell’orchestra sinfonica siciliana e garantisce spettacoli di qualità con artisti incredibili. Anche i suoi interni sono di assoluto interesse. La serata, invece, può essere trascorsa in una delle zone più iconiche della movida palermitana come La Vucciria. In questa parte di Palermo ci sono diversi locali che vale la pena scegliere per apprezzare tante bontà della cultura gastronomica.
Cosa vedere a Palermo – Terzo giorno
Il terzo e ultimo giorno di visite è comunque all’insegna della cultura e dell’arte. Il consiglio è di recarsi presso il Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas che, a fronte di un biglietto davvero contenuto nel costo, consente di apprezzare tante bellezze tipiche della cultura siciliana. Tra l’altro, il museo è ricavato all’interno di una location straordinaria perché si tratta del Vecchio Collegio dei Padri della Congregazione di San Filippo Neri. Una volta terminata la visita al museo si può pensare ad una splendida passeggiata per arrivare fino a Piazza Marina e raggiungere quindi l’affascinante porticciolo di Palermo. Qui è presente il Giardino Garibaldi nel quale ammirare incredibili esemplari di alberi tra cui il ficus ovvero uno dei più grandi. Spostandosi di pochissimo, è possibile dare un’occhiata ad altre strutture storiche di Palermo come Palazzo Speri, anche sede del Rettorato dell’Università locale e del Museo dell’Inquisizione spagnola. Ci sono stanze e sale che vale la pena visitare tra cui quella trecentesca adornata con un magnifico soffitto in legno. Infine, ci si dirige verso il quartiere Kalsa con altri monumenti di valore da non perdere come la Chiesa dello Spasimo e il Convento della Magione.
Dove dormire a Palermo
Ci sono tante proposte da prendere in considerazione per trovare un alloggio confortevole a Palermo ma il consiglio, è di optare per le dimore storiche, evitando le catene alberghiere perché eccessivamente anonime. Per apprezzare al meglio il soggiorno nel capoluogo siciliano è fondamentale trovare una sistemazione di charme, capace di ricreare un ambiente tipicamente palermitano senza rinunciare a comfort e vicinanze rispetto alle principali attrazioni, come il b&b Il Giardino di Ballarò. Si tratta di una dimora storica, apprezzabile per la qualità del servizio e per la proposta funzionale alle esigenze di chi vuole trascorrere momenti lieti a Palermo.